mercoledì 12 giugno 2013

VERBALE 6 MAGGIO 2013 SEDUTA CONSIGLIO DELL'ORDINE PSICOLOGI PIEMONTE



 Il giorno 6 maggio 2013, alle ore 20.45, presso la sede dell’Ordine, si riunisce il Consiglio Regionale del Piemonte a seguito di convocazione regolarmente notificata a tutti i Consiglieri. 
(Sono assenti i seguenti componenti: Dott. Barcucci, Dr.ssa Serra.)

 Svolge funzione verbalizzante il dr. Sorgente. 
Assente il Presidente, dr. Barcucci, presiede la seduta la dr.ssa Fenoglio ex art. 24 c. 3 L. 56/1989, la quale, accertata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta alle ore 20.50. 2 

Il Presidente dà lettura dell’ordine del giorno inviato a tutti i Consiglieri con lettera prot. n. 1569/2013 del 2 maggio 2013, che prevede i seguenti punti: 
1. Lettura e approvazione del verbale della seduta del 22 aprile 2013 
2. Discussione su “mozione d’ordine per la gestione futura dell’Ordine” riportata integralmente nel verbale della riunione del 22 aprile 2013 

Adempimenti e provvedimenti di rilevanza amministrativo-gestionale 
3. Iscrizione all’Albo, trasferimento e cancellazione 
4. Comunicazione nominativi abilitati all’attività psicoterapeutica: annotazione nell’albo ex art. 50, comma 5, D.P.R. 328/2001 
5. Riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2012– ai sensi art. 12 comma c) – L. 56/1989 
6. Approvazione bilancio consuntivo 2012– ai sensi art. 12 comma c) – L. 56/1989 
7. Elezione carica vacante: vice Presidente 
8. Istruttoria disciplinare 15/09 (Consigliere Istruttore dr.ssa Fusaro) 
9. Istruttoria disciplinare 7/10 (Consigliere Istruttore prof. Zennaro) 
10. Istruttoria disciplinare 17/09 (Consigliere Istruttore dr. Marenco) 
11. Istruttoria disciplinare 17bis/09 (Consigliere Istruttore dr. Marenco) 
12. Istruttoria disciplinare 2/12 (Consigliere Istruttore dr.ssa Simonetto) 

Argomenti in discussione 
13. Biblioteca Universitaria: convenzione Ordine – Università 
14. Criteri selezione bando GdL Psicologia e famiglia 
15. Cure primarie: riformulazione bando per premio non assegnato 
16. Programmi e Budget Punti Informativi 
17. Continuazione ricerca GdL Psicologia ed handicap - Convegno Psicologia e handicap 
18. Adesione al protocollo d’intesa “Costituzione del tavolo provinciale per progetti a tutela delle donne vittime di violenza tramite programmi di cambiamento dei maltrattanti” e nomina componente dell’Ordine 
19. Settembre, ottobre: iniziative di promozione della professione 
20. Proposta progetto competenze 
21. Esame delle sentenze nn. 56/13 - 57/13 e provvedimenti conseguenti 
22. Iniziativa in ricordo del Prof. Blandino 
23. Varie ed eventuali 

Si procede alla trattazione dei punti all’ordine del giorno, delle cui risultanze e deliberazioni si dà conto come segue: 
1) Lettura e approvazione del verbale della seduta del 6 maggio 2013 

Modifiche/integrazioni - Con riferimento alla frase “Il Presidente chiede venga messo a verbale che non è sua intenzione eludere la mozione ma che è illegittima la procedura adottata per la modifica dell’odg.”, il dr. Tiranti precisa di avere chiesto al Presidente di esplicitare le fonti normative sulle quali basava la sua affermazione di illegittimità. Alla richiesta non è seguita risposta. - E’ chiarito che all’approvato verbale del 6 maggio verrà allegata, in originale, la mozione d’ordine per la gestione futura dell’Ordine. – Le deliberazioni non approvate (punti 4. 5. 8. 9. 10. 11. 12), in quanto inesistenti, non dovranno essere inserite nella raccolta degli atti deliberativi. Ai punti 4. 5. 8. 9. 10. 11. 12 è dunque stralciata la dizione “il testo verrà inserito nella raccolta degli atti deliberativi”. 
Integrato con le sopraindicate modifiche, all’unanimità dei presenti alla seduta di Consiglio del 6 maggio, si approva il verbale. Il testo approvato, sottoscritto dal Segretario e dal Presidente, sarà inserito nella raccolta sequenziale dei verbali e delle deliberazioni assunte dal Consiglio. 
Dalle ore 21.15 partecipa alla seduta di consiglio la dr.ssa Druetta. 
2) Discussione su “mozione d’ordine per la gestione futura dell’Ordine” riportata integralmente nel verbale della riunione del 22 aprile 2013 

Il dr. Marenco chiede di poter leggere il documento, sottoscritto dallo stesso, dalla dr.ssa Serra e dal dr. Barcucci, allegato al presente verbale per farne parte integrante. 3 

La dr.ssa Simonetto rileva come per molto tempo sia stato chiesto un “confronto nel merito”; per anni si è chiesto di intensificare il numero degli incontri di Consiglio al fine di garantire tale confronto, così evitando di procedere “per deliberazione”. Con riferimento al documento letto dal Segretario, e in particolare alla parte relativa alle Aree Funzionali, la dr.ssa Simonetto ricorda che l’attuale Assemblea, all’inizio della consigliatura, ha ragionato a lungo su come rendere le Aree efficienti, efficaci nel loro monitoraggio e “nella esecutività che le cariche esecutive dell’Ordine avrebbero dovuto garantire, sia nel coordinamento, sia su alcuni punti che non attengono in specifico ad Aree Funzionali”. Per la dr.ssa Simonetto, nonostante l’impegno di alcuni Consiglieri, è venuta a mancare la capacità dell’esecutivo di farsi carico di ciò che in Consiglio si è detto, si è (talvolta) minimamente discusso, di ciò che era nelle indicazioni programmatiche della “lista” cha ha gestito l’Ordine finora. Con riferimento alla necessità di dotarsi di un Regolamento dell’Ordine, conclude la dr.ssa Simonetto, “all’interno di qualche piccola cornice diventa possibile essere più collegialmente produttivi”. 
Per il dr. Tiranti il documento letto dal dr. Marenco è la dimostrazione palese della confusione, radicale e profonda, che l’esecutivo ha in merito ai ruoli all’interno del Consiglio, ai confini di compiti, funzioni e competenze all’esterno dello stesso e alle responsabilità. Si attribuisce la responsabilità del malfunzionamento del Consiglio a chi ha dichiarato la propria sfiducia all’esecutivo. La responsabilità della gestione di un Consiglio è da imputarsi alla “guida” e non certo a chi si dichiara non più fiducioso nella guida. Il dr. Tiranti ricorda che, sin dall’inizio della consigliatura, è stata chiesta una gestione collegiale dell’Ordine; non si è chiesto di essere “manovali sotto tutela”. E’ stato comunque dato il massimo contributo al buon funzionamento dell’Ordine ma con delle evidenti carenze date dal fatto che nessuno può sostituirsi, nei rapporti istituzionali (Università, Regione, Enti Locali), ai rappresentanti istituzionali dell’Ordine stesso. E’ chiaro che i deficit nei rapporti istituzionali sono stati causati dalla latitanza dei rappresentanti istituzionali dell’Ordine (l’odierna assenza del Presidente e del Tesoriere – in un Consiglio nel quale si mette in discussione il loro operato - ne è la dimostrazione). Per quanto riguarda la richiesta di approvazione del Regolamento dell’Ordine, il dr. Tiranti chiarisce che questa è dovuta al fatto che il principio etico non è stato sufficiente. Il principio etico, infatti, avrebbe imposto a chi rappresenta organismi altri rispetto all’0rdine di non “occupare” più rappresentanze istituzionali tra loro incompatibili: ciò avrebbe forse consentito di evitare di ritrovarsi in alcune situazioni (cfr. vicenda immobile Enpap). Non si è proposta l’ineleggibilità ma l’incompatibilità, da potersi accertare a posteriori (entro un mese). Se alcune cose sono state fatte, non è per merito dell’attuale esecutivo: la lettera citata dal dr. Marenco sulle attività di counseling è stata inviata a tutte le Aziende Sanitarie in quanto, ricorda il dr. Tiranti, è stata redatta dallo stesso e fatta firmare, a fatica, dal Presidente. E ancora, la messa in discussione del potere certificativo degli psicologi si è risolta perché lo stesso responsabile dell’Area Sanitaria è andato personalmente a contestare la legittimità di ciò che la Regione stava deliberando. Al riguardo, aggiunge il dr. Tiranti, la lettera inviata in Regione - con estremo ritardo - dal Presidente Barcucci, contiene argomenti risibili oltre a palesare una profonda incompetenza di merito sulle funzioni certificative che gli psicologi hanno il diritto di esercitare. 
Il dr. Tiranti chiede dunque che venga messa in discussione e in votazione la mozione sulla sfiducia che la maggioranza del Consiglio dà a chi veste le cariche di “esecutivo”, cariche che si reggono su di un mandato fiduciario del Consiglio e che hanno il compito/dovere di rendere esecutivi gli indirizzi e le indicazioni che il Consiglio esprime. E’ altresì chiarito che non è possibile “ribaltare” sul Consiglio l’eventuale onere della non approvazione del bilancio consuntivo poiché il bilancio è redatto a carico di un Consigliere Tesoriere appositamente nominato, il quale deve farsi cura di avere il consenso del Consiglio. I motivi della non approvazione 4 

di un bilancio dunque stanno nell’operato del Tesoriere e la responsabilità di eventuali inadempienze non potrà attribuirsi al Consiglio in quanto lo stesso ha chiaramente sfiduciato chi ha presentato le deliberazioni non approvate. Chi decide di rimanere, nonostante la sfiducia, si assume tutte le responsabilità sull’eventuale malfunzionamento del Consiglio. 
La dr.ssa Fenoglio afferma di essersi inizialmente sentita gratificata per il fatto di poter seguire - senza ostacoli o impedimenti e con l’aiuto del Presidente e di altri Consiglieri della maggioranza - progetti in cui ha creduto. Man mano che procedeva l’esperienza all’Ordine, però, si è resa conto che la proposta era quella di una sorta di parcellizzazione, in cui ognuno aveva il “contentino” di potersi impegnare in un interesse personale e non in qualcosa che rientrasse in un progetto più generale, da condividere insieme su linee di indirizzo. La soddisfazione iniziale, dunque, è diventata sgomento. Un Consiglio ha il dovere di definire un proprio indirizzo, tenendo conto della reale (drammatica) condizione degli iscritti. Da qui, deve darsi delle priorità, dividersi delle responsabilità e poi fare un bilancio sull’operato. Ciò comporta la necessità di programmare più incontri o di organizzare sottogruppi di lavoro. Il sospetto è che le cariche esecutive vengano intese come una “rendita di posizione” da spendere altrove; ciò impedisce di avere il tempo per lavorare per l’Ordine. Per la dr.ssa Fenoglio, infine, il senso del Regolamento non è di “impedire” ma di dare un indirizzo etico. 
Per la dr.ssa Cavani è positivo che nel documento letto dal dr. Marenco – nel quale si rileva una certa confusione di ruoli – si sia esplicitato che è stata fatta opposizione da parte della minoranza; una opposizione con spirito di servizio che ha fatto seguito a una iniziale richiesta di compartecipazione, richiesta respinta dalla “maggioranza dei numeri”. Il Consiglio, ricorda la dr.ssa Cavani, è al servizio della comunità professionale e si è lavorato in questo senso, facendo un’opposizione finalizzata al raggiungimento di quegli obiettivi che si ritenevano importanti. Ora, l’intenzione non è quella di paralizzare l’Ordine ma è quella di lavorare seriamente, di fare chiarezza, pulizia, di incrementare le occasioni di incontro. Al riguardo, con riferimento al minacciato commissariamento dell’Ordine, è stato chiesto un parere legale che conforta su tutta una serie di considerazioni fatte. 
La dr.ssa Littizzetto, con riferimento alla parte del documento letto dal dr. Marenco che la riguarda, precisa che in questi ultimi anni non ha mai partecipato a incontri organizzati dalla maggioranza, non ha mai ricevuto chiamate né convocazioni. Per la dr.ssa Littizzetto “spetterebbe ai capigruppo coltivare il gruppo”. La dr.ssa Littizzetto conferma di avere continuato a votare con la maggioranza anche quando ha fatto scelte diverse (vicenda Enpap), ma ciò fino a quando si è resa conto che le decisioni dell’Ordine in realtà vengono prese unicamente dall’esecutivo in carica senza possibilità di confronto (La dr.ssa chiarisce che il passaggio alla minoranza non è avvenuto a seguito del decesso del prof. Blandino). La dr.ssa afferma altresì di essere venuta a conoscenza, da Consiglieri della minoranza, della organizzazione di incontri (anche con persone della minoranza) finalizzati al raggiungimento di un accordo sulla nomina a vicepresidente. “In democrazia non esiste che vengano prese tali decisioni senza convocare il gruppo, senza ricevere neanche una telefonata. Ciò è un segnale sulle modalità di funzionamento di questo Consiglio”. Questo, conclude la dr.ssa Littizzetto, il motivo della decisione di abbandonare il gruppo di maggioranza. “Fare quelli che alzano solo la mano” è umiliante e non democratico. 
Con riferimento allo stile di funzionamento dell’Assemblea, per la dr.ssa Druetta l’attuale Consiglio non è mai stato “gruppale”, così come non lo è stato quello della scorsa legislatura né, tantomeno, lo è stata la sua maggioranza. La dr.ssa Druetta afferma di non avere memoria di una proposta (fatta in Consiglio) di compartecipazione alla gestione dell’Ordine da parte della minoranza alla maggioranza. 
La dr.ssa Cavani ricorda che quando, insediato il nuovo Consiglio, si trattava di eleggere il direttivo, si è era 5 

inutilmente proposta una collaborazione. La Consigliera Druetta conclude notando come oltre alle rendite di posizione, esistono le “srendite di posizione”. 
La dr.ssa Laezza rileva la mancanza di una direzione di lavoro, di un pensiero da perseguire. Sono mancate le occasioni di confronto e di discussione e i pareri diversi sono stati considerati “atteggiamenti critici e faziosi”. Una critica, infine, alla scarsa lungimiranza politica del Presidente. Un esempio: l’iniziativa del Presidente di non inviare subito alla Regione il Manuale di Psicologia (che poi avrebbe dovuto indirizzare il documento alle Aziende Sanitarie): è noto quanto sia differente il peso che ha, per i direttori generali, il fatto di ricevere un documento dalla Regione piuttosto che dall’Ordine. 
Il prof. Zennaro considera quella della presentazione di una mozione di sfiducia “a freddo”, una modalità aggressiva di conduzione del dibattito, rilevato il tentativo di ripresa del dialogo tra le diverse componenti del Consiglio che c’è stato dallo scorso gennaio. Non ha altresì apprezzato la tempistica: se il dibattito fosse stato affrontato in una “fase neutra” e non a ridosso dell’approvazione del bilancio consuntivo, il clima sarebbe certamente stato più disteso. Non ha poi condiviso la sostanza e la forma di alcune cose dette. Al riguardo, il prof. Zennaro ha considerato sgradevole lo stalking che è stato effettuato nel blog di AltraPsicologia: alcuni Consiglieri (la dr.ssa Fenoglio in particolare) sono intervenuti in maniera stilisticamente esagerata rispetto ad uno spazio di dibattito che appartiene a un’altra associazione e sono stati trattati temi mai portati dagli stessi Consiglieri in Consiglio (giovani, professionisti non rappresentati in Consiglio). Il prof. Zennaro immaginava che il Consiglio dell’Ordine funzionasse sui principi di sussidiarietà e confronto, in cui qualcuno, primum inter pares, è chiamato ad assumersi la responsabilità di decidere delle politiche, delle strategie, delle priorità rispetto a una comunità professionale. Il clima con cui si sta affrontando la discussione non getta le basi neanche per questo ultimo periodo di consigliatura rispetto a una sussidiarietà, un confronto che possa dare una parvenza di possibilità di operare diversamente rispetto alla attuale gestione. Per il prof. Zennaro sarà una sostituzione di persone, con la medesima non collaborazione, col non confronto, la non sussidiarietà. Il Consiglio avrebbe sicuramente potuto fare di più, fare meglio ma, tirate le somme, i risultati della consigliatura non sono così disastrosi. Le Aree funzionali hanno operato senza ostacoli su linee programmate e approvate con deliberazione all’inizio del mandato. Il prof. Zennaro conclude osservando che a oggi la maggioranza del Consiglio è rappresentata da 8 consiglieri che hanno il diritto/dovere di governare il Consiglio fino alla fine della legislatura e che l’attuale esecutivo ha il dovere di rimettere le cariche prendendo atto del fatto che non possiede più la maggioranza consigliare. 
Il dr. Bruni, in questa situazione di crisi in cui si trova il Consiglio, ritiene il dibattito utile e costruttivo, così come è positiva, per quanto riguarda la discussione che suscita, la relazione presentata dal dr. Marenco. Dal testo appare evidente che c’è stata una minoranza costruttiva, che ha assunto incarichi e responsabilità, che ha partecipato fino a dove la maggioranza ha consentito di partecipare (non, per esempio, al tavolo Tirocini). L’intento della mozione è quello di fare in modo che il Consiglio funzioni in maniera più partecipata, che si rifletta sulle linee politiche professionali. 
La dr.ssa Simonetto suggerisce di mettere in votazione la mozione d’ordine e chiede, anche a nome di più di quattro Consiglieri, la convocazione di un Consiglio per il 13 maggio 2013 nel quale, con la presenza del Tesoriere, sarà possibile entrare nel merito del bilancio consuntivo. Ciò consentirebbe di trattare i punti all’odg relativi alle iscrizioni, alla psicoterapia e ai disciplinari. 
Il dr. Tiranti rilevando che, più volte, nel corso della discussione, si è fatto riferimento ai concetti di minoranza e opposizione, chiarisce che queste “etichette” sono state attribuite d’ufficio sin dalla prima seduta di Consiglio. Un 6 

Consiglio, afferma il dr. Tiranti, per funzionare e stare insieme, deve fondarsi su compiti e funzioni che lo stesso si assegna e non deve portare al suo interno appartenenze esterne (provenienti da liste, gruppi). Sin dall’inizio della consigliatura era stata dichiarata la volontà di costruire una forma di collaborazione in cui le maggioranze e minoranze sarebbero dovute scaturire dalle discussioni nate all’interno del Consiglio e non dalle appartenenze esterne. Il dr. Tiranti ricorda di aver già scritto questo suo pensiero nella sua lettera di dimissioni – che gli furono richieste circa tre anni e mezzo fa -, nella quale dichiarava di rifiutare la concezione di parti assegnate (maggioranza, minoranza, appartenenze di lista o sindacali) e proiettate nel Consiglio. Ora, proprio per costruire un funzionamento diverso del Consiglio, fondato sul confronto delle opinioni, chi ha generato il funzionamento per parti ha il dovere di fare un passo indietro e di consentire a chi ha intenzione di fare qualcosa per la psicologia piemontese, di provare a costruire un funzionamento diverso. 
Per il dr. Marenco il dr. Tiranti riesce a cambiare la realtà dei fatti in base a ciò che è al momento più conveniente: “ora è conveniente parlare di partecipazione come base fondante della sua azione, quando era Segretario, la sua idea era quella dell’unicità della referenza, di un Ordine riferito a se stesso e dell’impossibilità di gestione collettiva”. Il dr. Marenco lamenta la mancata presentazione in Consiglio, da parte del dr. Tiranti, del lavoro sulle Cure Primarie, lavoro che ha impegnato colleghi i quali hanno dovuto apprendere dallo stesso dr. Marenco della sospensione della ricerca. 
La dr.ssa Fusaro rileva che la natura del conflitto appare prevalentemente personale e che i destinatari del dibattito paiono essere i presenti nel pubblico più che i colleghi Consiglieri. La dr.ssa si associa al documento letto dal dr. Marenco ma è dispiaciuta per l’assenza del Presidente e del Tesoriere. 
Per la dr.ssa Fenoglio è necessario che un Presidente sia il Presidente dell’intero Consiglio e non di parte, che faccia da moderatore, che affronti i confitti con uno spirito di maggiore neutralità. La modalità aggressiva assunta dalla minoranza è costata ma ciò è stato inevitabile per rendere possibile una svolta. Lo spirito è quello di rendere un maggior servizio alla comunità degli psicologi, di avere un Consiglio che funzioni e che affronti gli urgentissimi problemi che la comunità professionale sta vivendo. 
E’ dunque messa ai voti la mozione: con 8 voti favorevoli, 1 voto contrario e 4 astenuti la mozione è approvata
Il dr. Tiranti ritiene che non si possano rimandare al prossimo Consiglio i punti 5) e 6), senza esplicitare il fatto che non è possibile discutere il bilancio e chiedere chiarimenti in assenza del Tesoriere e che l’approvazione dei due punti è stata subordinata alla rielezione/riassetto dell’esecutivo. Propone dunque che il rinvio venga esplicitamente sottoposto all’approvazione del Consiglio. Propone pertanto una mozione d’ordine che preveda che il prossimo consiglio venga convocato il 13 maggio, che al primo punto all’odg vi sia la rielezione delle cariche sfiduciate, che al secondo punto venga previsto il riesame del bilancio. Per il prof. Zennaro fino a quando esistono delle cariche, non possono esserne nominate delle altre. Si pone in votazione la riconvocazione del Consiglio al 13 maggio 2013: con 11 voti favorevoli e 2 astenuti il Consiglio è convocato per il 13 maggio 2013. Si vota la mozione di Consiglio (allegata al presente verbale) sull’ordine del giorno per il prossimo Consiglio: con 9 voti favorevoli, 2 voti contrari e 2 astenuti il Consiglio approva. Il prof. Zennaro ribadisce che c’è stata una profonda modificazione nell’assetto della composizione del Consiglio e ritiene che chi ha la maggioranza ha il diritto/dovere di governare e che quindi l’attuale esecutivo si debba dimettere. 
3) L’atto deliberativo n. 28/13 – ora 22/13 - avente per oggetto “Iscrizione all’Albo, trasferimento e cancellazione” è esaminato dal Consiglio e approvato con voti unanimi dei presenti; il testo verrà inserito nella raccolta degli atti 


deliberativi. 
4) L’atto deliberativo n. 29/13 – ora 23/13 - avente per oggetto “Comunicazione nominativi abilitati all’attività psicoterapeutica: annotazione nell’albo ex art. 50, comma 5, D.P.R. 328/2001” è esaminato dal Consiglio e approvato con voti unanimi dei presenti; il testo verrà inserito nella raccolta degli atti deliberativi. 
5) Atto deliberativo n. 30/13 avente per oggetto “Riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2012” – assente il Tesoriere, si rinvia alla prossima seduta di consiglio. 
6) Atto deliberativo n. 31/13 avente per oggetto “Approvazione bilancio consuntivo 2012- assente il Tesoriere, si rinvia alla prossima seduta di consiglio. 
7) Elezione carica vacante: vice Presidente 

Primo punto all’odg del Consiglio del 13 maggio 2013 la elezione dell’esecutivo dell’Ordine. 
Alle 23.20 la dr.ssa Turci abbandona la seduta 
8) Atto deliberativo n. 32/13 – ora 24/13 - avente per oggetto “Istruttoria disciplinare 15/09 (Consigliere Istruttore dr.ssa Fusaro)”: all’unanimità si delibera l’apertura del procedimento. 
9) Atto deliberativo n. 33/13 – ora 25/13 - avente per oggetto “Istruttoria disciplinare 7/10 (Consigliere Istruttore prof. Zennaro)”: all’unanimità si delibera l’archiviazione dell’esposto. 

Ore 23.30: si decide di concludere l’esame degli esposti all’odg. 
Alle ore 23.30 la dr.ssa Druetta abbandona la seduta di Consiglio. 
10) Atto deliberativo n. 34/13 – ora 26/13 - avente per oggetto “Istruttoria disciplinare 17/09 (Consigliere Istruttore dr. Marenco)”: all’unanimità si delibera l’archiviazione dell’esposto
11) Atto deliberativo n. 35/13 - – ora 27/13 - avente per oggetto “Istruttoria disciplinare 17bis/09 (Consigliere Istruttore dr. Marenco)”: all’unanimità si delibera l’archiviazione dell’esposto. 
12) Atto deliberativo n. 36/13 – ora 28/13 - avente per oggetto “Istruttoria disciplinare 2/12 (Consigliere Istruttore dr.ssa Simonetto)”: all’unanimità si delibera l’archiviazione dell’esposto. 

Argomenti in discussione: 
13) Biblioteca Universitaria: convenzione Ordine – Università 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio
14) Criteri selezione bando GdL Psicologia e famiglia 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio
15) Cure primarie: riformulazione bando per premio non assegnato 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio
16) Programmi e Budget Punti Informativi 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio
17) Continuazione ricerca GdL Psicologia ed handicap - Convegno Psicologia e handicap 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio
18) Adesione al protocollo d’intesa “Costituzione del tavolo provinciale per progetti a tutela delle donne vittime di violenza tramite programmi di cambiamento dei maltrattanti” e nomina componente dell’Ordine 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio. 8 


19) Settembre, ottobre: iniziative di promozione della professione 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio
20) Proposta progetto competenze 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio. 
21) Esame delle sentenze nn. 56/13 - 57/13 e provvedimenti conseguenti 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio. 
22) Iniziativa in ricordo del Prof. Blandino 

Dato il protrarsi dei lavori, la discussione sul punto è rinviata alla prossima seduta di Consiglio. 
23) Varie ed eventuali 

Nessuna ulteriore comunicazione. 
Si stabilisce che la prossima seduta di Consiglio viene convocata per il giorno 13 maggio 2013 alle ore 20.45. Seguirà in proposito la comunicazione relativa all’ordine del giorno. 
La seduta viene dichiarata conclusa alle ore 23.50 circa. 
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE f.f. 
Dr. Giancarlo MARENCO Dr.ssa Maria Teresa FENOGLIO 

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